lunedì 10 dicembre 2012

FLORA E FAUNA DEL DESERTO: CAMMELLI E DROMEDARI

La flora e fauna del deserto è molto ricca nonostante si possa pensare il contrario.

Fra la flora e fauna del deserto, l'animale più caratteristico è senz'altro il cammello/dromedario.
Il cammello/dromedario a prima vista sembrerebbe una bizzarria della natura e sembrerebbe strano che un animale così grande possa appartenere alla flora e fauna del deserto..

Difatti esso ha un corpo massiccio sostenuto da gambe esili, ha le gobbe, l’andatura sgraziata e l’indole irritabile… eppure senza i cammelli il Sahara sarebbe stato molto diverso e molto meno pittoresco.

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Le atmosfere del passato di questa terra rivivono nel mercato dei cammelli che si tiene ogni mattina, nel villaggio egiziano di Birqash, appena fuori dalla città del Cairo, sulla strada che porta verso il deserto occidentale.

In questo mercato, come mille anni fa, compratori e venditori contrattano l’acquisto delle bestie più apprezzate e più ostinate   della flora e fauna del Sahara.

I cammelli un tempo erano diffusi su vaste aree della terra.

Oggi i Camelidi vivono in ambienti inospitali ed estremi, come i deserti e le alte montagne e li possiamo annoverare fra la flora e fauna dei deserti del mondo.

Esistono due specie di cammelli: il cammello battriano (Camelus bactrianus) e il dromedario (Camelus dromedarius). 
Il primo fa parte della flora e fauna dei deserti freddi dell'Asia Centrale, nelle steppe mongole e nel deserto del Gobi. 
La sua caratteristica è di avere due gobbe sul dorso, di possedere un corpo massiccio e pesante, di avere una pelliccia molto folta e le zampe e il collo sono corte rispetto al dromedario.
Diversi branchi di cammelli battriani vivono ancora allo stato selvaggio e sono difficilmente addomesticabili. 
Un tempo diffusi su vaste aree della Terra, i Camelidi vivono oggi in ambienti inospitali, come i deserti e le alte montagne.


Il dromedario, invece, lo si trova solo allo stato domestico.
A differenza del cammello battriano il dromedario ha una corporatura snella, il collo e le zampe sono lunghe, il pelo è corto e ha una gobba sola.

Che cosa hanno in comune i cammelli che vivono nei deserti dell’Asia e dell’Africa con i lama delle montagne e delle steppe sudamericane?

A prima vista sembrerebbero animali molto diversi, tuttavia hanno molte caratteristiche in comune.
Per esempio: il labbro superiore è inciso nel mezzo, hanno una particolare conformazione del piede: le dita, prive di zoccoli, aderiscono al suolo con due falangi, al cui interno uno strato di grasso funziona da ammortizzatore.

Inoltre, lo stomaco possiede tre sole camere invece delle quattro che si riscontrano nei ruminanti come i bovini. Da questo si deduce che i cammelli e i lama costituiscono una famiglia chiamata i Camelidi.

Si dice che i dromedari siano animali irritabili e sgradevoli, possono sputarti addosso, ma fortunatamente non mi è mai capitato. E mordono anche.
Anche i lama, se irritati e innervositi, reagiscono sputando addosso e mordendo. Ecco un’altra caratteristica comune dei camelidi.


I dromedari fanno queste azioni quando sono infastiditi. 

Ad esempio, se qualcuno li maltratta o quando sono in amore e vorrebbero accoppiarsi invece di trasportare bagagli e persone.
I dromedari più sono giovani e più è difficile addomesticarli. Cercano continuamente di scappare. Se vengono picchiati o costretti a fare qualcosa cominciano a scalciare e possono fare molto male.
In apparenza il legame che unisce l’uomo al cammello nel Sahara sembrerebbe forzato e tutt’altro che amichevole.
A volte però, nella quiete di una fresca serata nel deserto, si svela un rapporto diverso quasi d’affetto e il cammello ed il cammelliere si possono stringere l’uno all’altro per scaldarsi o per farsi compagnia.

Per quanto i dromedari si sentono a loro agio nel deserto, essi non sono originari del Sahara.
Furono importati dall’Asia sud-orientale nel primo secolo d.C.
In effetti la natura sembra averli creati proprio per attraversare il deserto fino a far parte con onore della sua flora e fauna.
I cammelli sono definiti “navi del deserto”. Sono abituati al clima del deserto e il Sahara è il loro habitat ideale.
Il cammello si è adattato straordinariamente bene all’ambiente desertico. La sua famosa gobba è un deposito di grasso che consente all’animale di accumulare riserve utili quando non trova pascoli freschi per lunghi periodi. 
Grazie alle zampe larghe e robuste non affonda nella sabbia del deserto. Gli occhi sono provvisti di una seconda palpebra trasparente che durante una tempesta di sabbia impedisce ai granelli e alla polvere di entrare, anche se li tiene aperti.
E’ un animale molto adattabile.
Nel sesto secolo l’utilizzo dei cammelli diede grandi vantaggi alle tribù indigene del nord Africa, conosciute come Berberi e Beduini.

Si potevano percorrere distanze più lunghe, impensabili prima con i cavalli.
Lungo le rotte si trovavano sempre delle oasi che consentivano di far abbeverare e pascolare i cammelli durante l’attraversata dell’immenso deserto.
Queste vitali stazioni di sosta erano una salvezza per animali e viandanti che rischiavano la vita viaggiando sulla sabbia infuocata.
I mercanti capirono ben presto che tra un oasi e l’altra era meglio procedere uniti per proteggersi dalle bande degli spietati predoni del deserto. 
Quelli più temuti appartenevano a una tribù berbera fiera della propria indipendenza, i Tuareg.


Se vuoi soddisfare ancora la tua curiosità, seguici sul blog o sui link dell’associazione La Que Sabe.
Se vuoi provare di persona le emozioni di una cammellata nel deserto, scrivici e unisciti a noi nei nostri straordinari viaggi nel deserto egiziano.

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