venerdì 1 febbraio 2013

MILIONI DI ANNI FA IL DESERTO DEL SAHARA ERA UN OCEANO

Campioni provenienti dalle profondità oceaniche contenenti sabbia trasportata dal vento indicano il momento del inaridimento del deserto del Sahara.  Tremilioni di anni fa.

Conchiglie di acqua dolce dimostrano che 90 mila  anni fa un’oscillazione dell’asse terrestre ha creato laghi giganteschi e fiumi,  rendendo il Sahara fertile come avviene ogni 20 mila anni.

Perline colorate costruite con uova di struzzo, trovate in una sito archeologico nell’Egitto meridionale, indicano che 7000 anni fa il Sahara ha goduto la sua ultima esplosione di vita prima di ritornare ad essere un deserto.

I segreti del Sahara sono stati finalmente svelati.

Abbiamo visto come il deserto del Sahara fosse un luogo molto diverso da come lo conosciamo noi oggi.

C’erano foreste lussureggianti e molti animali e piante.

Questo è successo molte volte nel corso della sua storia,  indipendentemente dallo spostamento delle masse continentali e dai movimenti astronomici.

5 mila anni fa  il passaggio climatico da un Sahara ricoperto d’acqua e ricco di vegetazione ad un Sahara molto più secco è avvenuto in uno o due secoli.

Gli scienziati sapevano che il Sahara era in perenne mutamento  ma ora per la prima volta hanno la percezione di quanto in fretta sia cambiato.

Appena l’oscillazione terrestre ha spostato la fascia delle piogge, il ritorno al deserto è stato rapido e mortale.

Era ricoperto di foreste, di laghi e di paludi.

Come è stato possibile che quel posto diventasse un deserto?

Geologi, e climatologi se lo sono domandato e se lo domandano ancora e le risposte  non sono ancora del tutto esaurienti.

Gli scienziati sapevano che dei laghi giganti ricoprivano la maggior parte del deserto ma non avevano prove che fossero collegati fra loro.

 Erano vaste ed isolate pozze d’acqua piovana o si trattava di un sistema di fiumi interconnesso così come suggeriscono le immagini radar della NASA?

Nel 2009 gli archeologi hanno fatto una straordinaria scoperta a sostegno della teoria dei fiumi sotterranei.

Degli utensili di pietra sono stati ritrovati nei siti archeologici non lontani dai mega laghi e questo è senz’altro il primo passo per identificare le sponde dell’antico lago.

Sul luogo si trovano numerose conchiglie di acqua dolce e anche questo è un buon indizio della presenza di un antico lago.

Ora dobbiamo capire cosa può aver asciugato l’acqua dei mega laghi.

Si trovano anche numerosi resti ossei di antilopi e altri piccoli animali, quindi quando il deserto era verdeggiante era popolato da animali.

In diversi siti, sono stati trovati antichi utensili dell’età della pietra finemente lavorati che suggeriscono l’idea che migliaia di anni fa sulle sponde di questi laghi l’uomo aspettava le prede e poi le cacciava.

Ma 90 mila anni fa c’è stata una svolta decisiva non solo per il Sahara ma anche per l’intera umanità.

Gli scienziati, che stanno ricostruendo la storia del Sahara, hanno scoperto una vicenda interessante.

40 milioni di anni fa il Sahara era ricoperto dall’Oceano.
3 milioni di anni fa si è trasformato in deserto.
Da allora oscilla tra l’essere una distesa verde e una landa desolata, ogni 20 mila anni.

Ora gli scienziati si rivolgono ad un passato geologico più recente, gli ultimi 10 mila anni fa, per scoprire quanto velocemente questo deserto possa cambiare.

In alcuni siti archeologici nel deserto del Sahara libico ed egiziano, sono state trovate delle piccole perline fatte di uova di struzzo, che fa pensare che qui dovevano esserci degli struzzi, un tempo.

I  resti di queste comunità fa pensare che non fossero delle tribù nomadi ma che fossero stanziali.

Gli archeologi sottoposero le perline fatte con uova di struzzo all’esame del carbonio 14  ed il risultato fu che sono vecchie di 7 mila anni; ciò significa che 7 mila anni il più implacabile deserto della terra ospitava vita umana, vegetale ed animale.

Questa è la più clamorosa dimostrazione dell’ultima esplosione di verde del deserto.

Nei diversi siti sparsi nel deserto del Sahara gli scienziati hanno dissotterrato  simili prove di vita. Resti di elefanti, gazzelle, ippopotami e coccodrilli.
Sorprendenti dipinti murali nelle grotte mostrano  perfino uomini che nuotano.
Altrove sono state trovate ossa umane, seppellite con cura in cimiteri vicino ai laghi.

Le analisi di queste ossa rivelano che risalgono ad un periodo compreso fra i 10 mila ed i 7 mila anni fa.
La domanda che ora gli scienziati si pongono adesso è : quanto velocemente il Sahara si è trasformato da un luogo generoso  ad uno completamente arido?


I fossili marini trovati in Europa e in Africa, sono la prova che  un enorme mare si estendeva almeno per mezzo mondo e collegava l’Asia all’Oceano Atlantico.
Questo Oceano era chiamato: Oceano Tetide e sommergeva la maggior parte del Sahara.


Foto_sara_egitto_novembre_2011_211

Il mistero è come e quando questo lussureggiante mondo sottomarino si sia trasformato in quel arido deserto che vediamo oggi.

La risposta non si trova nei modelli climatici ma nella geologia.
L’intero continente africano si regge su un gigantesco pezzo di crosta terrestre detta placca tettonica che 40 milioni di anni fa, nell’era geologica chiamata Eocene, era in movimento.

A Wadi  Al-Hatan si trova nel Deserto Occidentale egiziano e precisamente nella regione del Fayoum, a circa 250 chilometri dal Cairo, nei pressi del lago Qarun.

I paleontologi sono a conoscenza di questa zona come luogo dove si trovano le più rare collezioni fossilifere comprendenti numerosi tipi di mammiferi con placenta, diverse specie di pesci, rettili e invertebrati marini.
In particolare, nella valle di Zeuglodon , a ovest del lago, si trova il sito chiamato la Valle delle Balene dove si sono rinvenuti i resti fossili dei generi BasilosaurusProzeuglodon  e Drudon , antenati estinti degli attuali Cetacei.


Nel 2005 il  Wadi  Al-Hitan ( in italiano: la Valle delle Balene ) è stata iscritta nel “Patrimonio naturale dell’Umanità” gestito dall’UNESCO.
Sul sito dell’UNESCO (http://whc.unesco.org/en/list/1186 ) si legge la motivazione per la quale questo luogo è stato inserito nel prestigioso elenco:
“ Wadi Al-Hitan è il sito più importante del mondo[...] per quanto riguarda l’evoluzione delle balene[...].
Il sito ha un valore che supera  quello di siti consimili per il numero, la concentrazione e lo stato dei fossili, oltre che per la facilità d’accesso e la bellezza del paesaggio in cui si trova....”


In questo punto l’Africa si scontra con l’Europa chiudendo l’Oceano Tetide.

Ma la placca africana continua a muoversi così il nord Africa viene spinto in su e l’Oceano Tetide arretrava.
Ora l’intera area del nord Africa è emersa, è terraferma.

Le balene di Wadi While sono bloccate e intrappolate in pozze d’acque sempre più piccole.

Il mortale Sahara ha fatto le sue prime vittime.
I viaggi che la nostra Associazione ha in programma, ci porta anche nella Valle delle Balene, nel Gifl Ghebir, nel Feyum, a Siwa,………
Se vuoi saperne di più, contattaci e visita il nostro sito.                 Le mie foto
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Fayoum_096


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