mercoledì 21 novembre 2012

I MISTERI DEL DESERTO DEL SAHARA

Il deserto del Sahara è un luogo carico di fascino e di storia, un mare di sabbia sotto un sole implacabile.

Nel deserto del Sahara sono accaduti molti episodi.

Uno dei più misteriosi e controversi è quello dell’esercito di Cambise, re di Persia nel IV secolo a.C.

 

Il re persiano Cambise II, figlio di Ciro il Grande, invase con il suo esercito l’Egitto nel 525 a.C. e, dopo aver sconfitto il faraone Psammetico III nella battaglia di Pelusio e dopo aver conquistato la città di Tebe, l’attuale Luxor, ordinò di dividere il suo esercito in due parti.

 

Una parte di questo esercito, ricco di 30.000 uomini si portò verso sud, per sottomettere il Regno etiope di Kush (Nubia nell’attuale Sudan settentrionale).

 

L’altro troncone dell’esercito persiano, forte di circa 40.000 uomini composti di persiani, fenici e greci, li dirottò nel deserto occidentale egiziano per raggiungere l’oasi di Siwa distante 1000 Km. per abbattere l’oracolo di Amon e sottomettere quello che restava delle armate del faraone.

 

Nell’oasi di Siwa, in piena posizione strategica, lottava ancora contro gli invasori un'unica armata egizia. L'oasi, tuttora ricca d'acqua, di palmeti da datteri, di sale, di alberi di olive e di frutta pregiata, forniva cibo e acqua sufficienti per una resistenza pressoché a tempo indeterminato in caso d' assedio.

 

La traversata del deserto doveva prendere di sorpresa le truppe egizie del presidio dell’oasi di Siwa, perché Cambise era certo che l’esercito egiziano non si aspettava che delle armate potessero provenire dal pieno deserto, attendendo più un attacco frontale dei Persiani proveniente dalla più comoda rotta che costeggiava il Mar Mediterraneo.

 

Giunti quasi a metà strada i persiani si accamparono per una sosta nel deserto, ignari del destino che li attendeva.

Qualche storico asserisce che l’armata persiana fosse mal equipaggiata, che il cibo e l’acqua fossero stati scarsi e che le guide locali l’avessero abbandonata. Ai generali non restava altro che scegliere la via più breve per giungere all’oasi di Siwa; così, con marce forzate, affamato e assetato, l’esercito persiano si trovò ad attraversare uno dei tratti più aridi e terribili del deserto occidentale egiziano.

 

La loro missione stava per fallire nel modo più tragico e imprevedibile.

Lo storico Erodoto narra di un fortissimo vento che scatenò una tempesta di sabbia di violenza e proporzioni inaudite sconvolgendo l’intero tratto di deserto.

I soldati furono letteralmente inghiottiti dal deserto.

 

 

Foto_sara_egitto_novembre_2011_203

 

Il vento, portando con sé cumuli di sabbia, avrebbe così seppellito migliaia di soldati, facendoli sparire per sempre.

Gli storici non concordano sull’attendibilità del racconto, dubitando che una tempesta di sabbia possa travolgere un’intera armata di 40.000 uomini.

Ma dell’esercito di Cambise, in effetti, non fu più trovata alcuna traccia. Rimane uno dei misteri più fitti del deserto del Sahara egiziano.

 

Nel deserto del Sahara, soffia spesso il vento che mitiga un po’ le alte temperature.

Questi venti hanno nomi diversi; Harmattan, Simun, Ghibli e Khamsin. Possono raggiungere velocità di oltre 140 Km. orari, scatenando tempeste di sabbia forti come uragani, come quella appunto, stando ai racconti, seppellì l’esercito persiano di Cambise.

 

Da questo deduco che possa essere stato possibile che un vento molto forte abbia generato una specie di tornado che seppellì l’armata persiana nel 525 a.C.

Ultimamente, alcune scoperte archeologiche, portate avanti dai fratelli italiani  Alfredo e Angelo Castiglioni, nel Deserto Occidentale egiziano sembrano confermare la versione dei fatti tramandata dallo storico greco.

Il forte vento del deserto, il Khamsin, recentemente a disseppellito, nel deserto occidentale egiziano, centinaia di ossa umane, armi di bronzo, braccialetti d’argento, anfore. Questi ritrovamenti hanno  riacceso le speranze di chi vorrebbe ravvisare in questi reperti,  i resti del mitico esercito perduto di Cambise II.

I fratelli Castiglioni hanno pubblicizzato e reso ufficiale la loro scoperta, presentandola come  documentario al Festival del cinema archeologico di Rovereto.

ProverbioTuareg: “ciò che il deserto vuole, è del deserto

I nostri nuovi viaggi previsti per l’anno prossimo, includono la visita all’oasi di Siwa, e, come sempre recheremo nel deserto del Sahara egiziano: nello stupefacente deserto bianco, nel misterioso deserto nero, nel magico deserto di cristallo, nel monumentale deserto occidentale egiziano.

Per vivere una splendida avventura in tutta tranquillità e sicurezza, unisciti a noi nella scoperta di luoghi mitici e segreti.

Per info:  viaggi.laquesabe@gmail.com       o     bielefrute@hotmail.it

Telefono: 3385956833

http://egitto.posterous.com/i-misteri-del-deserto-del-sahara Il deserto del Sahara è un luogo carico di fascino e di storia, un mare di sabbia sotto un sole implacabile. Nel deserto del Sahara sono accaduti molti episodi. Uno dei più misteriosi e controversi è quello dell’esercito di Cambise, re di Persia nel IV secolo a.C.   Il re persiano Cambise II , figli ... http://egitto.posterous.com

Nessun commento:

Posta un commento